Quando in prima serata si bisticciava con babbo per non vedere Mike Bongiorno!
Nel 1977 venne messo in onda su Rai 2 la seconda edizione di SuperGulp! Fumetti in TV, un programma televisivo dedicato al mondo dei fumetti e condotto dai personaggi dei fumetti stessi! In quel tempo in prima serata su Rai 1 andava in onda Mike Bongiorno, non esattamente il programma preferito dai bambini di quegli anni che si “pestavano” pur di poter vedere i cartoni in tv dopo cena insieme ai genitori!
La storia e l’idea di SuperGulp
La prima edizione di Gulp fu trasmessa nel 1972 e poi, come detto, dal 1977 al 1981, sempre sul secondo canale della RAI. Il programma venne creato da Guido De Maria e Giancarlo Governi, con le musiche di Franco Godi, autore delle sigle di Supergulp e Giumbolo e condotto nelle primissime puntate da Cochi e Renato. La prima serie, nel 1972, aveva il titolo GULP! – I Fumetti in TV che poi successivamente divenne SuperGulp!
L’idea originale fu quella di trasferire i fumetti in TV nel senso letterale del termine, infatti le immagini erano trasmesse in successione come se si stesse leggendo un fumetto e non come dei cartoni animati veri e propri. Erano immagini statiche che mantenevano le nuvolette delle battute dei personaggi che venivano lette dai conduttori e doppiatori.
Note figure del fumetto italiano collaborarono al programma tra cui ricordiamo Bonvi, Bruno Bozzetto, Hugo Pratt, Silver e Sergio Bonelli. Nella seconda edizione del 1977 vennero inclusi nella trasmissione anche i cartoni animati dei supereroi della Marvel Comics prodotti dalla Grantray-Lawrence Animation e dalla Hanna & Barbera, facendo alzare notevolmente l’attenzione verso la trasmissione che iniziò ad essere seguita anche dagli adolescenti oltre che dai più piccini.
Il successo della trasmissione convinse i dirigenti della Mondadori a pubblicare una serie a fumetti, nella quale le avventure di Nick Carter e dell’Uomo Ragno erano correlate all’ormai famoso programma televisivo.
La serie venne interrotta prematuramente nel 1981, quando gli autori, preoccupati dell’arrivo in Italia della prima ondata “anime”, non vollero aspettare un inevitabile calo di consensi e decisero di interrompere la produzione.
I protagonisti di SuperGulp! Fumetti in TV
Dopo una pausa di oltre quattro anni, martedì 15 Marzo del 1977 alle 20:40 Nick Carter ed i suoi aiutanti ridiedero vita a SuperGulp: i nostri eroi erano tornati e da quel momento diventavano i conduttori della trasmissione!
Raccontavano, rispettando rigorosamente lo stile del personaggio, fumetti del calibro di: Nick Carter, Tintin, Alan Ford, Sturmtruppen, Corto Maltese, i Fantastici Quattro, L’uomo ragno, Jak Mandolino, Jonny Logan. Durante la serie diventano intervistatori di due mostri sacri come Stan Lee, ideatore dei personaggi della Marvel e Hugo Pratt.
Nel 1978 nella nuova serie di SuperGulp! Fumetti in TV si aggiungono ai protagonisti Cocco Bill, Mandrake il mago, Cino e Franco, Lupo Alberto, Thor, Uomo mascherato, Rip Kirby. La serie, che comprende 15 puntate, dura fino al 28 settembre 1978.
Un successo inaspettato
SuperGulp! Fumetti in TV fu un successo incredibile e inaspettato. L’idea di mostrare non le animazioni dei cartoon ma i semplici fumetti proprio così come sono, con le nuvolette e le onomatopee, ottenne un grande consenso non solo, come ovvio, dai più piccoli, ma anche dagli adolescenti e dagli amanti del genere un po più avanti con l’età.
Anche in SuperGulp vennero introdotte alcune regole di condotta televisiva che avevano determinato in passato il successo di Carosello, e cioè la presenza di personaggi accattivanti che riproponevano continui tormentoni, alcuni dei quali rimasero per anni nel linguaggio degli adolescenti come vere e proprie frasi celebri come ad esempio “…dice il saggio….” o “e l’ultimo chiuda la porta!”. SuperGulp divenne subito un vero e proprio programma cult, raggiungendo altissimi indici di gradimento, ed ebbe il merito di far conoscere ad un vasto pubblico il mondo dei fumetti.
Nick Carter nei panni di un originale conduttore televisivo
Il vecchio feuilleton “Nick Carter” di John Russell Coryell non ha niente a che vedere col conduttore del programma che, chiamato a risolvere casi più difficili, raggiunge in tempi rapidissimi il luogo del delitto insieme ai suoi aiutanti, e, anche se pare esser sempre in difficoltà, riesce sempre a risolvere tutti i casi.
“Non bisogna poi lasciarsi impressionare troppo dalle apparenze…”
Gli aiutanti di Nick Carter erano Patzy e Ten. Patsy era il grosso aiutante di Carter, pasticcione e non molto sveglio, spesso si trova a svolgere le parti più rischiose delle operazioni, e chiudeva regolarmente le indagini con la sua celeberrima frase: “E l’ultimo chiuda la porta!”.
Ten era l’aiutante giapponese di Nick Carter, parlava poco e quando lo faceva si esprimeva in rima, proponendo perle di saggezza oriantale, che finivano tutte con la sua flase celeble: “Dice il saggio: tutto è bene ciò che finisce bene”.